Ascoltate i bambini. Hanno teste che pensano; e anche bene!

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Il nostro cervello elabora le informazioni sensoriali anche quando non ne siamo consapevoli. Tuttavia, alcuni bambini non riescono a ignorare le informazioni che provengono dall’ambiente esterno. I bambini ipersensibili tendono infatti ad assorbire qualsiasi stimolo contemporaneamente. In maniera non dissimile a quanto avviene per i tanto celebrati supereroi, essere ipersensibili porta a percepire le sensazioni in maniera amplificata, un aspetto che spesso crea disagio nei più piccoli. Per tutti i genitori o gli insegnanti che hanno il ruolo di occuparsi di bambini ipersensibili o che mostrano elevata sensibilità in risposta agli stimoli sensoriali, è indispensabile poter contare su un supporto valido. Attraverso un percorso di accompagnamento e terapia completamente dedicato è possibile ottenere risultati concreti, creando un ambiente accogliente che può far sentire il bambino ascoltato e soprattutto sicuro, così come l’adulto ha la possibilità di avvalersi del supporto di professionisti della cura del pensiero. Vediamo di seguito come approcciarsi all’ipersensibilità psichica.

Ipersensibilità: significato e perché trattarla adeguatamente

La reazione agli stimoli ambientali è collegata al sistema nervoso ed esula dal controllo volontario del piccolo. Ecco perché, quando i suoni, le luci e gli odori appaiono troppo forti, il livello di benessere scende. L’ipersensibilità emotiva si verifica nel momento in cui alla sovrastimolazione sensoriale vengono associate reazioni emozionali negative. I bambini altamente sensibili possono affrontare giornate che a un’altra persona appaiono normali come se fossero incubi a occhi aperti. Come risposta spesso il bambino potrebbe chiudersi a riccio. Quando gli stimoli sensoriali diventano insopportabili, l’unica possibilità per il bambino appare l’isolamento. Ecco spiegata la tendenza a cercare un armadio o un altro posto riparato nel quale trovare rifugio dagli stimoli eccessivi. Nell’età dello sviluppo l’ipersensibilità può tradursi in un difficile percorso scolastico. È fondamentale in tal senso che i genitori, gli insegnanti e tutte le figure adulte di riferimento possano avere gli strumenti di cura del pensiero per aiutare il piccolo a gestire le proprie risposte. Dalle misure adottate per ridurre l’eccessiva stimolazione fino all’insegnamento di reazioni meno scomposte: questi sono solo alcuni consigli, che devono essere integrati con un vero percorso di ascolto.

Perché è indispensabile ascoltare i bambini ipersensibili?

Solo chi ha provato l’ipersensibilità di persona può capire cosa implica questo disturbo. Se può risultare efficace immaginare di essere nei panni di un bambino ipersensibile, spesso non basta. Per questo motivo è indispensabile ascoltare i bambini in maniera approfondita. Una strategia importante è quella di osservare attentamente le reazioni a fronte di determinati stimoli per comprendere il meccanismo di rifugio del piccolo. Tuttavia, bisogna andare oltre. Nell’ambiente familiare il bimbo ipersensibile può indossare tappi per le orecchie oppure ascoltare la musica preferita, ma nei contesti sociali ciò non è sempre replicabile. Quel che non va trascurato è il segnale, anche il più piccolo, di disagio, attraverso il quale il bambino tenta di manifestare verbalmente oppure senza parlare il proprio stato. Queste espressioni non devono essere punite anche quando contraddicono i principi educativi impartiti, poiché vanno ascoltate al fine di strutturare una strategia che permette di trattare l’ipersensibilità. Dal momento che non sempre sarà possibile controllare l’ambiente, è indispensabile agire dall’interno e soprattutto affidarsi a personale qualificato che adotta un approccio empatico coi più piccoli.

In conclusione, agendo attraverso la cura del pensiero è possibile aiutare i bambini altamente sensibili ad affrontare gli stimoli esterni producendo risposte che non causano l’isolamento. Anche se è possibile trovare centri specializzati sul trattamento dell’ipersensibilità, gran parte della terapia convenzionale si concentra esclusivamente sulla desensibilizzazione. Ciò può avere effetti non del tutto positivi a lungo termine. Oltre a utilizzare la musica e la terapia del gioco, i nostri esperti che hanno acquisito una lunga esperienza per quanto concerne l’approccio ideale all’alta sensibilità, sono in grado di studiare un percorso di accompagnamento che si rivela capace di dare strumenti mobili per affrontare la vita quotidiana. Con un percorso di terapia adeguato i bambini ipersensibili possono trovare gli strumenti più adatti per imparare ad adattarsi al proprio ambiente.

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