La regolazione emozionale e le Terapie Espressive
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Esiste uno stretto legame tra espressione creativo-artistica e processo di regolazione emozionale. Le Terapie Espressive, valida alternativa alla classica seduta psicoterapeutica, sono in grado di modulare ed interpretare le emozioni che si manifestano nel quotidiano. Consentono di osservare la realtà attraverso linguaggi diversi, non verbali (musica, arti figurative, danza) e verbali (scrittura, teatro) per accedere ad esperienze emotive intense e significative con la possibilità di regolare le proprie emozioni.

L’Arteterapia fornisce chiavi di elaborazione del vissuto emotivo grazie alle sue caratteristiche: effetto catartico dell’espressione artistica, possibilità comunicative/espressive e regolazione delle emozioni.

Una buona capacità di regolare le proprie emozioni dipende dall’abilità di creare filtri tra sé e l’ambiente circostante, una barriera protettiva in grado di impedire l’esposizione a stimolazioni eccessive. Questo filtro è alla base della relazione individuo/ambiente e dà la possibilità di trasformare le esperienze in simboli (linguaggi) che possono essere condivisi ed elaborati in forma di pensiero.

La terapia artistica ha un effetto catartico ma anche trasformativo: il linguaggio non verbale stimola processi profondi. Le tecniche espressive agiscono sulla sfera emotivo-affettiva dell’individuo per regolare le emozioni. Sono applicabili sia in ambito preventivo e pedagogico (a scuola) sia in ambito terapeutico trattando persone con disagio o patologie di tipo fisico, psicomotorio o psichico.

Le emozioni si possono esprimere attraverso la comunicazione (verbale e non) ed il comportamento. La loro costruzione avviene nelle prime fasi dello sviluppo psichico del bambino.

Arte espressiva: chiave di accesso alla ‘psiche incarnata’

L’arte (la terapia sociale più antica e diffusa nel mondo) sviluppa una creatività rivelatrice che non ha bisogno di parole e comunicazione verbale.

Con il linguaggio dell’arte nelle Terapie Espressive emergono esperienze, traumi, problemi. E’ possibile esplorare in modo diverso pensieri, fantasie, emozioni, sentimenti e tornare alla sensorialità infantile riattivando memorie episodiche dei primi anni di vita e problemi attuali che il soggetto vive inconsciamente. 

L’espressione artistica (soprattutto, la creazione di immagini) permette di comunicare, condividere ed elaborare vissuti emotivi. Scandaglia l’interiorità, la tira fuori con azioni concrete mediante la tecnica, il corpo, la gestualità. La creazione artistica legata alla sensorialità ed al corpo è un importante canale di accesso alla mente ed al sentire: fa da ponte tra sentire e pensare, esperienza e pensiero, corpo e mente, fornendo al soggetto materiale per raccontarsi. E’ quella che le neuroscienze chiamano la ‘psiche incarnata‘ quando sottolineano la centralità del corpo nell’esistere e nel pensare: regola non solo le emozioni ma l’esperienza sensomotoria e la capacità cognitiva.

Dimensione sensoriale, emotiva e immaginativa unita all’inconscio ed alla dimensione cognitiva-conoscitiva: l’arte espressiva integra tutto questo. Ha la funzione anche di mentalizzare, creare un senso della mente, una comprensione vissuta dei propri sentimenti.

I processi di regolazione emozionale

La regolazione dell’attività emozionale può impedire che l’esperienza emozionale vissuta si tramuti in un trauma attivando meccanismi di riparazione noti anche come processi di coping (di elaborazione interna delle emozioni) dopo un trauma.

In uno stato di benessere, la risposta emozionale risulta bilanciata e dinamica se c’è un equilibrio fra 3 componenti:

– neurofisiologica (che interessa il sistema neurovegetativo, endocrino, ecc.);

– espressivo-motoria (comportamento);

– cognitiva-motivazionale (radicata nella psiche). 

In caso di sbilanciamento verso una delle tre componenti, può manifestarsi un disagio o una patologia.

Un altro aspetto non meno importante è dato dall’esteriorizzazione delle emozioni ovvero dall’espressione e dalla comunicazione (spontanea o simbolica) delle emozioni. Le emozioni si esprimono attraverso la comunicazione ed il comportamento.

Riguardo all’espressione ed al vissuto delle emozioni, se il divario tra vissuto e comportamento non si riduce si rischia la mancata trasformazione delle emozioni in dati cognitivi e strumenti di pensiero con cui è possibile acquisire modelli comportamentali.

Di conseguenza, saper regolare le emozioni vuol dire essere più in grado di pensare, avere maggiore lucidità anche quando si provano le emozioni più spiacevoli o intense.

Salute e benessere dipendono soprattutto dal saper controllare e regolare le emozioni, dal saper riconoscere, controllare, esprimere, sentire e vivere le emozioni. Tutte queste capacità fanno parte dell’intelligenza emotiva che include anche l’abilità di tollerare le frustrazioni, posticipare le gratificazioni, provare empatia, saper gestire le relazioni sociali.

Il controllo e la modulazione delle emozioni impedisce il ‘sequestro emotivo‘, il rischio di essere dominati da emozioni che spingono ad adottare comportamenti incontrollati ed impulsivi.

La regolazione emozionale nelle Terapie Espressive 

Le Terapie Espressive utilizzano arte e creatività in un contesto di gioco in cui il giudizio è completamente assente.

L’intervento delle Terapie Espressive (arte, musica, danza, teatro, ecc.) punta a:

– sviluppare l’intelligenza emotiva facilitando la comunicazione nel suo complesso, l’espressione verbale e simbolica e, di conseguenza, il controllo e la regolazione emozionale;

– offrire al soggetto un ‘laboratorio protetto’ all’interno del quale riconoscere, manifestare, modificare le proprie modalità espressive, simboliche, comunicative e comportamentali;

– sviluppare una barriera protettiva attraverso la relazione terapeutica;

– dar modo al soggetto di apprendere regole pedagogiche per acquisire e favorire il controllo e la regolazione delle emozioni oltre ad un esame della realtà corretto.

Le tecniche espressive, se applicate correttamente da un professionista, possono intervenire efficacemente su diversi livelli del sistema emotivo di una persona. L’Arteterapia include metodi specifici, tecniche di intervento clinico sul disagio psicologico. Spinge il paziente a lavorare sul contenuto emotivo delle immagini/creazioni che ha realizzato. Ciò che non riesce a dire con le parole lo trasmette attraverso disegni, danza, musica e qualunque tipo di arte.

Le Terapie Espressive sono molto utili per trattare patologie come autismo e DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) o nella gestione di traumi. Possono essere praticate come terapia complementare in ambito clinico o come terapia specifica per intervenire su forme di disagio psichico, somatico, relazionale.

Marijana Jufer

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