Bambini oppositivi e iperattivi (a pelle sottile)
il linguaggio dei bambini

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Rabbia persistente (per almeno 6 mesi), irritabilità, ostilità, collera, aggressività, tendenza alla provocazione e alla sfida, rancore, vendetta, polemica. I bambini oppositivi e iperattivi (a pelle sottile) hanno difficoltà ad interagire con gli altri ed una totale mancanza di rispetto delle regole.

Il DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio) fa parte della categoria dei disturbi del comportamento dirompente, della condotta e del controllo degli impulsi. Ne soffrono bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni, in particolare i maschi. Si tratta di un disturbo caratterizzato da problematiche che riguardano l’autocontrollo, la regolazione delle emozioni, i comportamenti ostili alle norme sociali.

Pensiamo al genitore medio che non è una psicoterapeuta o un terapista specializzato nell´ambito: è facile per lui perdere la calma alimentando l’irrequietezza del bambino ostinato e peggiorando la situazione. Cosa fare?

I bambini oppositivi e iperattivi hanno bisogno di essere ascoltati

Bisogna imparare ad ascoltare i bambini oppositivi e iperattivi anche se inizialmente è difficile. Più si contrastano, più si perdono le staffe e più loro si ribellano e diventano incontenibili.

Un genitore può sentirsi confuso, preoccupato, impreparato, esaurito, stanco quando non sa come comportarsi con un figlio oppositivo. Supera il limite della sopportazione, si sente come torturato dalle esplosioni emotive del bambino. Per contenere queste esplosioni, bisogna sentirle ed accoglierle. Per accoglierle, occorre lavorare prima su se stessi: il genitore deve prima entrare in ascolto delle sue emozioni quando deve far fronte all’impeto del bimbo.

Tra un tentativo e l’altro, l’osservazione si fa più precisa, l’ascolto diventa più profondo: il genitore, per contenere il bambino oppositivo, si ferma senza mai perdere di vista la relazione con il figlio.

I bambini oppositivi e iperattivi sono molto vivaci, sempre in movimento, estremamente sensibili, non in grado di gestire le emozioni e l’autocontrollo. Avendo un’intelligenza emotiva particolarmente sviluppata, quando provano emozioni intense si identificano nella parte aggressiva di sé, quella oppositiva, quella sbagliata. Rifiutano quell’aspetto, se la prendono con se stessi e, di riflesso, con le persone care che gli stanno intorno. E’ importante trovare la strategia più adatta a seconda del bambino.

opporsi

Figli oppositivi e iperattivi: come deve comportarsi un genitore?

Ci vuole tanto amore per aiutare il proprio bambino, a cominciare dal porsi le domande giuste. L’obiettivo da raggiungere è fargli ritrovare la calma.

Ogni volta che il bambino ha una crisi, il genitore dovrebbe sforzarsi di chiedersi cosa sta succedendo, qual è la causa della crisi, di cosa il bambino ha realmente bisogno in quel momento. Per aiutarlo a vincere quel momento, lo stesso genitore deve mantenere la calma senza lasciarsi influenzare dalle emozioni negative del bambino. Se la situazione precipita e la tensione prende il sopravvento, l’unica soluzione è mettere al centro sempre la relazione affettiva con il bambino senza mai dimenticare la tenerezza che prova per lui. 

Cosa fa il genitore saggio

La vera saggezza genitoriale consiste nel non vivere la sua reazione come una cosa personale e di lasciare al bimbo la responsabilità delle proprie emozioni. Si limita a stargli accanto come acqua sul fuoco senza pensare di reagire negativamente o di punirlo per ciò che sta succedendo. Si pone un limite, diventa quel limite, che il bambino non è in grado ancora di essere e di gestire.

Il genitore saggio resta saldo, tranquillo, respira forte e profondamente, non si agita per cercare un sistema per far smettere il figlio e non si cura di ciò che pensa la gente. Va oltre la rabbia del ‘bambino difficile’, cerca di scovare l’emozione che ha fatto scattare la scintilla: solo agendo su quella la rabbia si può affrontare e gestire meglio. Ciò che scatena la rabbia è un’emozione molto più profonda come un dispiacere, una frustrazione o un imbarazzo. Questa tecnica può funzionare efficacemente e calmare il bambino riducendo le frequenze delle crisi.

Lavorare su se stesso, sulla propria capacità genitoriale, è alla base del supporto che può offrire al figlio.  Non dimentichiamo che, tra i fattori di rischio, ritroviamo problematiche all’interno dell’ambiente familiare (genitori con una storia di DOP, ADHD, instabilità, conflitti familiari o disciplina tanto rigida quanto inconsistente). 

aiutarsi

Terapia per la cura profonda del DOP

Il bambino oppositivo e iperattivo ha bisogno di essere ascoltato per superare i suoi momenti di crisi. Non provarci e non riuscirci potrebbe significare andare incontro a complicanze come ansia, deficit di attenzione/iperattività, disturbo depressivo maggiore.

La Terapia che si basano sul metodo Cognitivo Comportamentale o sul metodo di sintonizzazione emotiva si rivela uno strumento ideale ed efficace per far sì che il bambino superi le crisi.  Ma in modo più marcato serve che in parallelamente, anche i genitori, gli insegnanti, le figure di riferimento più importanti si sottopongano ad una terapia per lo sviluppo educativo positivo per gestire meglio la sfera emotiva del bambino e la propria al fine di raggiungere le competenze per poter vivere in relazioni soddisfacenti e non avvilenti e conflittuali.

Una buona tecnica di questo tipo insegna al bambino oppositivo a gestire pensieri ed emozioni (rabbia, in primis). Rabbia che si scatena tutte le volte che percepisce situazioni frustranti e pericolose. Il bambino imparerà il dialogo positivo con sé stesso, la gestione dell’autocontrollo, la capacità di trovare soluzioni migliori per risolvere i problemi.

Nella fase psico-educativa rivolta ai genitori, questi avranno la possibilità, grazie alla guida del terapeuta, di acquisire una visione più realistica delle proprie capacità genitoriali. Per creare un ambiente familiare adeguato e stabile, metteranno in pratica tecniche comportamentali suggerite dallo specialista.

 

Marijana Jufer

Ergoterapista, Conseler a indirizzo psicoanalitico,

Specializzazioni in:

Pediatria,

pedo-psichiatria,

psichiatria,

Neurosviluppo,

Difensore della salute e il pensiero inconscio

 

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