Come superare la paura e reagire

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Se migliaia di anni fa la paura rappresentava uno strumento vitale per la sopravvivenza, un istinto naturale per evitare o affrontare pericoli, oggi i pericoli percepiti sono cambiati. Ciò non toglie che la paura resti un’emozione fisiologica primaria e necessaria per la crescita in età infantile. 

L’assenza di paura è pericolosa: può portare le persone a sottovalutare i pericoli, può esporre a rischi importanti. Esistono persone che vivono perennemente in allarme (entrano in panico bloccandosi di fronte agli eventi). Altre non provano paura ed altre ancora comprendono i rischi e riescono a gestirli. Provare paura è conveniente ma conviene anche scoprire come superare la paura e reagire.

Se la paura ostacola il comportamento, frena e blocca le scelte, diventa un problema che bisogna risolvere.

Il coraggio non è mancanza di percezione della paura ma un superamento della paura stessa perché si è in grado di gestirla, o meglio, sopportarla. 

Una cosa è certa: non si può vincere la paura usando la razionalità perché le emozioni seguono strade diverse da quelle percorse dalla ragione, vengono originate da aree differenti del cervello, più primitive e immediate rispetto ai processi complessi del pensiero razionale. Bisogna percorrere quelle strade per canalizzare l’energia emozionale in modo concreto e risolutivo. 

E’ importante considerare la paura come un’amica, un’alleata per affrontare in modo giusto rischi e pericoli. La paura si può trasformare in coraggio.

Come superare la paura e reagire: evita questi 4 errori

Prima di rispondere alla domanda “come superare la paura e reagire?”, bisogna evidenziare 4 atteggiamenti sbagliati, inefficaci ed inutili, che non portano alla soluzione del problema:

  • Tentare di controllare la paura con la ragione. Sperimentare il controllo consapevole non è efficace perché la paura si manifesta attraverso circuiti primordiali, la ragione non è in grado di influire su questa emozione (leggerebbe la paura come un altro pericolo aumentando la tensione). Ansia e paura sono reazioni spontanee: più si tenta di reprimerle, più si rischia di esasperarle producendo l’effetto opposto e trasformando la paura in panico;
  • Evitare la paura blocca la crescita, come nel caso del bambino che dorme con la luce accesa perché ha paura del buio. Non manifestare la paura perché si evita significa trasformarla in paura della paura ed è profondamente sbagliato, dannoso per la crescita;
  • Parlare a tutti i costi della tua paura, sfogarsi con amici e parenti, non la risolve perché la paura va affrontata non raccontata;
  • Chiedere continuamente aiuto e supporto agli altri non porta al superamento della paura stessa.

La paura ‘sana’ serve ad affrontare pericoli imminenti e reali

La nostra mente è programmata per prevedere e anticipare eventuali pericoli per l’istinto di sopravvivenza. Se non è abbastanza allenata, genera costantemente pensieri negativi, ansie e paure per pericoli non reali ma frutto di preoccupazioni, ipotesi.

La paura ‘sana’ innesca una reazione fisiologica nel nostro organismo per pericoli imminenti (non a lungo termine), reali (non immaginati o temuti). In caso di pericolo (vero), la paura ci spinge alla fuga oppure all’attacco: la scarica di adrenalina ci aiuta a reagire tempestivamente per difendersi o scappare di fronte ad una minaccia.

Se si agisce d’istinto, in modo impulsivo e irrazionale, in preda ad una paura per un pericolo non reale, si rischia una conseguenza spiacevole: veder realizzata la paura stessa. Si mettono in atto dinamiche di comportamento che possono peggiorare la situazione. 

Quando un’emozione prende il sopravvento, non si pensa alle conseguenze delle proprie azioni. Per interrompere reazioni emotive dannose disinnescando impulsi irrefrenabili, bisogna pensare alle conseguenze future delle proprie azioni. Se in questo modo non si riesce occorre chiedere aiuto e lasciarsi accoglie da qualcun´altro (talentuoso o formato) che sia capace di disinnescare la proiezione in atto e far uscire dallo stato di tensione ridando alla persona la capacità percettiva non distorta della realtà.

Come superare la paura e trasformarla in coraggio

Per superare la paura trasformandola in coraggio, è necessario sbloccare la mente e canalizzarla verso azioni costruttive. Negare o reprimere la paura può portare nella direzione opposta, quella che vorremmo evitare.

E’ la stessa paura, gestita al meglio, che può rappresentare il vero motore del cambiamento innescando le azioni necessarie. Se si prende coscienza delle paure, se si accolgono e si affrontano amplificandole, saranno loro a renderci più forti.

Tre particolari esercizi possono aiutare a superare la paura trasformandola in coraggio quando l’ansia e l’angoscia stanno per assalirci.

Strategie efficaci per superare la paura e reagire

Ti suggeriamo tre metodi che hanno basi scientifiche: si sono dimostrati efficaci nel superare la paura.

Possono aiutarti a controllare le emozioni sostenendo il peso emotivo della situazione che vivrai, ma potresti incontrare difficoltà nell’esecuzione. In tal caso, potresti aver bisogno di un percorso guidato con l’aiuto di un consulente in analisi filosofica esistenziale per liberarti da ansia, paure e panico in breve tempo attraverso strategie mirate.

1° metodo 

Dovrai affrontare la paura a piccole dosi allenandoti costantemente in un’esposizione graduale alla paura. Ad esempio, se hai paura di parlare in pubblico, comincia a farlo dinanzi ad una sola persona e, progressivamente, prova con 2, poi 3, ecc. Questa tecnica si può applicare a qualsiasi genere di paura.

2° metodo

Questo esercizio va eseguito in un luogo tranquillo e sicuro: concediti mezzora o, inizialmente, almeno 10 minuti.

Pensa alla tua paura peggiore e chiediti quale fantasia o pensiero la scatena maggiormente. Lo stai pensando, sai che non può succederti nulla. Visualizza ogni dettaglio come se tu fossi al centro della scena di un film e trasformala in una scena più spaventosa. Guarda in faccia la tua paura, ascoltala e sintonizzati con la sua energia che circola nel tuo corpo. Resta con questa sensazione per qualche minuto, magari chiudendo gli occhi.

3° metodo

Il terzo metodo consiste nel fare ‘esercitazioni’ praticando lo ‘scenario peggiore’ (i latini lo chiamavano ‘premeditatio malorum’). In questa forma di esercitazione, ci si prepara emotivamente al peggio allenando la mente allo scenario peggiore, guardando la paura con occhi diversi, ascoltandola per evitare che si trasformi in panico. 

Al momento giusto, non bisogna farsi travolgere a livello emotivo bensì arrivare al punto di sgonfiare la paura di fronte ad una realtà meno dura di come era stata ipotizzata, immaginata. Dovrai canalizzare l’energia emotiva a tuo vantaggio, sbloccare la mente, prendere coscienza che il rischio immaginato non è reale ma esagerato.

Potresti riconoscere che il rischio è reale o possibile: in tal caso, dovrai chiederti cosa dovresti fare o non fare se dovesse realizzarsi nella realtà. Fai un elenco delle azioni che potresti mettere in campo se tu volessi affrontare le tue paure nello scenario peggiore. Rileggi la lista delle azioni, concediti il tempo necessario per individuare i ‘passi falsi’ da evitare e quelli da attuare per domare gli impulsi, per superare e vincere la paura.

Vivendo la paura emotivamente a piccole dosi, esercitandosi progressivamente, il coraggio verrà rafforzato giorno dopo giorno recuperando autostima e motivazione.

 

Marijana Jufer

 

Consulenza filosofica Esistenziale, Master coach e insegnante Emodeling

Specializzata nei processi mentali inconsci e nel rimodellamento emozionale pratico che porta a cambiamenti reali nel proprio agire e nel mondo in cui si vive la propria vita quotidiana.

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