Nell’indagare su quali sono le paure più diffuse, non ci riferiamo alle paure normali bensì alle fobie.
La paura è un sentimento naturale, necessario, che ci aiuta a riconoscere i rischi, a difenderci da una situazione reale di pericolo per l’atavico istinto di sopravvivenza.
La fobia è una paura estrema e irrazionale, generata solo dal pensiero di una situazione, di un’eventualità che crea ansia, per cui il corpo risulta essere sempre sotto pressione. L’ansia da fobia può causare tachicardia, vertigini, nausea, diarrea, tremito, spossatezza, extrasistole, disturbi gastrici e urinari, attacchi di panico. Il battito cardiaco e la pressione sanguigna aumentano, si prova un senso di soffocamento. Nella fobia il pericolo è ipotetico, spesso esagerato e infondato, lo crea la nostra mente.
Chi soffre di questo disturbo psicologico evita costantemente situazioni che pensa possano causare ansia, finisce in una sorta di gabbia soffocante. Si può avere paura di un animale, di un oggetto, di una situazione o azione, di un ascensore o di una piazza.
La fobia potrebbe avere origine da traumi adolescenziali o infantili. Secondo alcune teorie, la fobia è una specie di risposta appresa: il soggetto cresce a contatto con persone che hanno paure simili e le assimila.
Le persone fobiche si rendono perfettamente conto dell’irrazionalità della loro paura ma non sono in grado di controllarla.
Le paure più diffuse: classificazione delle fobie
Nel vasto mondo delle paure irrazionali, esistono fobie generalizzate (come fobia sociale, agorafobia) fortemente condizionanti e fobie specifiche, più facili da gestire potendo evitare gli stimoli temuti.
I tipi di fobie si possono classificare per genere in base allo stimolo temuto:
- Animali (ragni, insetti, serpenti, cani, topi, gatti, uccelli, ecc.);
- Ambiente naturale (temporali, altezze, acqua, buio, ecc.);
- Situazioni specifiche come ascensori, trasporti pubblici, luoghi chiusi;
- Situazioni che (nella mente del soggetto) potrebbero causare una malattia o soffocamento (disturbo ossessivo-compulsivo e ipocondria).
Evitando di trattare casi estremi come i disturbi ossessivo-compulsivi, vediamo quali sono le paure (fobie) più diffuse e frequenti.
Le 10 fobie più diffuse
- Acrofobia
L’acrofobia è la paura delle altezze (montagne, torri, grattacieli, ecc.) che provoca stati d’ansia, insicurezza, vertigini. E’ normale provare timore visitando luoghi alti ma chi soffre di acrofobia potrebbe andare completamente in panico per la paura di precipitare.
- Claustrofobia
La paura dei piccoli spazi (claustrofobia) fa provare il forte timore di rimanere intrappolati in spazi ristretti tanto da avere difficoltà a respirare. Questa fobia si estende alla paura generale di sentirsi intrappolati o confinati (ad esempio, chi ne è affetto teme di entrare in luoghi affollati o di viaggiare in veicoli congestionati). Ad un certo livello di gravità, la claustrofobia può impedire di entrare negli ascensori o di guidare l’auto.
- Agorafobia
L’agorafobia è la paura degli spazi aperti. Chi soffre di questa fobia teme di non potersi rifugiare immediatamente in un luogo sicuro per la paura di essere lasciato solo in uno spazio dove potrebbero verificarsi eventi pericolosi senza via di fuga. Prova il timore di trovarsi in spazi aperti e luoghi pubblici fino ad essere colto da attacchi di panico inaspettati e spontanei al punto tale che potrebbe perfino esitare a lasciare la propria casa.
- Aracnofobia
La paura dei ragni di qualsiasi dimensione (aracnofobia) è piuttosto comune: terrorizza soprattutto le donne ma non risparmia gli uomini. Chi è colpito da questa fobia evita di frequentare luoghi in cui potrebbero trovarsi ragni e ragnatele. In certi casi, anche soltanto l’immagine dei ragni potrebbe alimentare la paura ed attacchi di panico.
La paura dei topi è, invece, nota come musofobia, quella per i serpenti come ofidiofobia, quella per i cani corrisponde alla cinofobia.
- Fobia sociale
Soffre di fobia sociale (o disturbo da ansia sociale) chi ha paura di provare imbarazzo, umiliazione in una situazione sociale, di essere giudicato o osservato da altre persone o che possa verificarsi qualcosa di brutto in ambito sociale. Si prova ansia e paura di comportarsi in modo imbarazzante o di essere giudicato: è una fobia, non semplice timidezza, in quanto può essere solo pensata, ipotizzata, non vissuta realmente. Gravi forme di fobie sociali possono condizionare notevolmente la vita, ostacolare le relazioni sociali e far soffrire di depressione o disturbo ossessivo-compulsivo.
La particolare fobia di parlare in pubblico che sembra paralizzare diverse persone è nota come glossofobia.
- Aerofobia
La paura di volare (di sperimentare qualsiasi tipo di volo) porta il nome di aerofobia. Spesso, insorge a seguito di particolari traumi o trasmissione della fobia da parte dei genitori: può scatenare un senso di inquietudine, un’intensa paura al solo pensiero di volare. Chi ne soffre evita accuratamente di viaggiare in aereo che potrebbe provocargli seri attacchi di panico.
L’aerofobia può rappresentare una combinazione di altre fobie come la claustrofobia, l’agorafobia o l’acrofobia già descritte in precedenza.
- Tripanofobia
La tripanofobia (o belonefobia) è la paura patologica per gli aghi, le iniezioni, gli spilli. I soggetti che soffrono di questa paura potrebbero evitare di ricevere cure mediche importanti perché temono di essere iniettati con medicinali. Se ricevono un’iniezione vengono colti da frequenza cardiaca elevata, pallore, sudorazione fredda ed eccessiva fino a svenire. Chi, invece, ha paura del sangue soffre di emofobia.
- Nosofobia
Coloro che soffrono di nosofobia temono costantemente di sviluppare malattie. Bastano sintomi di poco conto per pensare di essersi gravemente ammalati. Pur essendo cosciente ed informato della sua fobia, chi ne soffre insiste nel credere di essere gravemente malato o che il medico abbia effettuato una diagnosi sbagliata.
- Acluofobia
L’acluofobia (o nictofobia) è la paura irrazionale del buio, dell’oscurità che tutti noi (o quasi) sperimentiamo da piccoli. Non si tratta di paura del buio in sé ma dei pericoli che può nascondere. Questa fobia si manifesta con nervosismo, ansia, tremori, attacchi di panico.
- 10.Tanatofobia
La tanatofobia è la paura della morte. Tutti temono la morte ma chi soffre di questa particolare fobia potrebbe avere il pensiero fisso della morte, averne paura nella vita quotidiana rifiutando di partecipare alle normali attività di routine per timore di farsi male o morire. Chi è colpito da tanatofobia per paura della morte non vive come dovrebbe. Soffre di angoscia, ansia, attacchi di panico anche a causa di traumi subiti in passato.
Guarire dalle fobie con la desensibilizzazione sistematica
Se la fobia di cui soffri ha un impatto significativo sul tuo benessere e sulla qualità della vita non dovresti ignorarla.
Con un trattamento adeguato puoi razionalizzare le tue paure, apprendere tecniche che potrai ripetere da solo per mantenere l’autocontrollo nei momenti in cui sei sopraffatto dalla paura.
Dovrai seguire un percorso psicologico mirato, utile innanzitutto ad individuare l’origine della fobia.
Tra i diversi trattamenti (adeguati al tipo di fobia), troviamo la desensibilizzazione sistematica, un tipo di terapia psicologico-comportamentale che porta al superamento della paura anomala e dei relativi disturbi d’ansia.
Con l’approccio della desensibilizzazione sistematica, il soggetto viene gradualmente sottoposto al sintomo negativo per rieducarlo verso questo sintomo in modo tale che, in seguito, sia in grado autonomamente di sopportarne la presenza, di impedire che la paura irrazionale si trasformi in attacco di panico.